Relazione sintetica
La relazione sintetica è una grossa novità rispetto al tabulato di calcolo perché riassume con tabelle e immagini i risultati salienti di modelli di calcolo nuovi ed esistenti (anche rinforzati) realizzati con tutti i materiali disponibili nell’archivio di PRO_SAP.
Parallelamente è ancora disponibile il consueto tabulato di calcolo con le informazioni dettagliate sulla modellazione e progettazione.
Il progettista può intervenire definendo:
- Azioni sulla costruzione: è importante definire per prima cosa il comune di localizzazione della costruzione, questo consentirà l’analisi dei carichi dei solai.
- Analisi dei carichi neve e vento: è possibile attivare anche il comando “azioni sulla costruzione”, che consente di calcolare il valore dei carichi da neve e vento per la costruzione
- Analisi dei carichi dei solai: all’interno dell’archivio dei carichi dei solai il comando Aiuto permette di definire nel dettaglio la tipologia di solaio e personalizzare i carichi.
Riferimenti normativi
Ci sono diversi riferimenti normativi che specificano quali debbano essere i contenuti di una relazione sintetica.
Ad esempio la DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DELL’EMILIA ROMAGNA 26 SETTEMBRE 2011, N. 1373 dice specifica al paragrafo B.2.2. i CONTENUTI DELLA ILLUSTRAZIONE SINTETICA DEGLI ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO STRUTTURALE:
La relazione di calcolo strutturale deve contenere una apposita parte denominata “Illustrazione sintetica degli elementi essenziali del progetto strutturale”, diretta a specificare, in maniera unitaria, gli elementi essenziali (di seguito descritti) che illustrano, in modo chiaro e sintetico, le modalità con cui il Progettista delle strutture ha elaborato il progetto esecutivo riguardante le strutture, con la sintetica indicazione delle motivazioni delle scelte progettuali effettuate, e con un rimando espresso alle restanti parti della relazione di calcolo strutturale e agli altri elaborati costituenti il progetto esecutivo, nelle quali possono rilevarsi gli elementi e le spiegazioni di dettaglio.
Tale parte della relazione di calcolo (di seguito denominata “Illustrazione sintetica”) deve illustrare i seguenti elementi essenziali:
a) descrizione del contesto edilizio e delle caratteristiche geologiche, morfologiche e idrogeologiche del sito oggetto di intervento e con l’indicazione, per entrambe le tematiche, di eventuali problematiche riscontrate e delle soluzioni ipotizzate, tenuto conto anche delle indicazioni degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;
b) descrizione generale della struttura, sia in elevazione che in fondazione, e della tipologia di intervento, con indicazione delle destinazioni d’uso previste per la costruzione, dettagliate per ogni livello entro e fuori terra, e dei vincoli imposti dal progetto architettonico;
c) normativa tecnica e riferimenti tecnici utilizzati, tra cui le eventuali prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;
d) definizione dei parametri di progetto che concorrono alla definizione dell’azione sismica di base del sito (vita nominale – VN, classe d’uso, periodo di riferimento – VR, categoria del sottosuolo, categoria topografica, amplificazione topografica, zona sismica del sito, coordinate geografiche del sito), delle azioni considerate sulla costruzione e degli eventuali scenari di azioni eccezionali;
e) descrizione dei materiali e dei prodotti per uso strutturale, dei requisiti di resistenza meccanica e di durabilità considerati;
f) illustrazione dei criteri di progettazione e di modellazione: classe di duttilità – CD, regolarità in pianta ed in alzato, tipologia strutturale, fattore di struttura – q e relativa giustificazione, stati limite indagati, giunti di separazione fra strutture contigue, criteri per la valutazione degli elementi non strutturali e degli impianti, requisiti delle fondazioni e collegamenti tra fondazioni, vincolamenti interni e/o esterni, schemi statici adottati;
g) indicazione delle principali combinazioni delle azioni in relazione agli SLU e SLE indagati: coefficienti parziali per le azioni, coefficienti di combinazione;
h) indicazione motivata del metodo di analisi seguito per l’esecuzione della stessa: analisi lineare o non lineare (precisazione del fattore Q = P d/V .
h), analisi statica o dinamica (periodo T1 < 2.5TC o TD, regolarità in altezza).
Nel dettaglio deve essere esplicitato se trattasi di:
– analisi lineare statica,
– analisi lineare dinamica (numero di modi considerati e relative masse partecipanti),
– analisi non lineare statica (distribuzioni di carico adottate e rapporti di sovraresistenza alfau/alfa1),
– analisi non lineare dinamica (accelerogrammi adottati),
– altro, riportando la sintesi dei principali risultati;
i) criteri di verifica agli stati limite indagati, in presenza di azione sismica:
– stati limite ultimi, in termini di resistenza, di duttilità e di capacità di deformazione,
– stati limite di esercizio, in termini di resistenza e di contenimento del danno agli elementi non strutturali;
j) rappresentazione delle configurazioni deformate e delle caratteristiche di sollecitazione delle strutture più significative, così come emergenti dai risultati dell’analisi, sintesi delle verifiche di sicurezza, e giudizio motivato di accettabilità dei risultati;
k) caratteristiche e affidabilità del codice di calcolo;
l) con riferimento alle strutture geotecniche o di fondazione: fasi di realizzazione dell’opera (se pertinenti), sintesi delle massime pressioni attese, cedimenti e spostamenti assoluti/differenziali, distorsioni angolari, verifiche di stabilità terreno-fondazione eseguite, ed altri aspetti e risultati significativi della progettazione di opere particolari;
ed inoltre, per le costruzioni esistenti:
m) indicazione della categoria di intervento previsto e motivazione della scelta adottata;
n) descrizione della struttura esistente nel suo insieme, delle eventuali interazioni con altre unità strutturali e delle modalità con cui di ciò si è tenuto conto, dei principali interventi realizzati nel tempo, nonché sintesi delle vulnerabilità riscontrate, derivanti dal rilievo strutturale;
o) definizione delle proprietà meccaniche dei materiali costituenti le strutture interessate dall’intervento, in relazione ad eventuali indagini specialistiche condotte o ad altro materiale disponibile, e conseguente determinazione dei livelli di conoscenza e dei corrispondenti fattori di confidenza;
p) risultati più significativi emersi dal confronto tra i livelli di sicurezza pre e post intervento, in condizioni statiche e sismiche.
Il videocorso sulla relazione sintetica
Nel videocorso vengono illustrate le procedure per ottenere immagini e tabulati in maniera automatica: