casi di carico esterni

Casi di carico esterni e fasi costruttive

Casi di carico esterni e fasi costruttive

La funzione Casi di carico esterni permette di sovrapporre ai risultati ottenuti dall’analisi di un modello strutturale principale, quelli ottenuti da uno o più modelli analoghi secondari aventi la medesima geometria del modello principale.
L’utilizzo della funzione realizza la sovrapposizione degli effetti permettendo la modellazione di fasi costruttive.
Tra il modello principale ed i modelli secondari possono variare solamente le seguenti proprietà:

  • Proprietà dei materiali
  • Tipologia di vincoli
  • Tipologia di svincoli

Il trasferimento dei risultati dell’analisi dal modello secondario a quello principale avviene mediante la sovrapposizione dei singoli casi di carico; è quindi possibile sia derivare i casi di carico esterni da modelli distinti (ogni caso di carico può essere importato da modello secondario diverso) che derivare più casi di carico dallo stesso modello secondario.


Impostazione dei modelli principale e secondari

Per realizzare i modelli secondari è sufficiente salvare il modello principale con un nome diverso ed eseguire le modifiche necessarie.
Nel modello principale e nei modelli secondari gli archivi dei casi di carico devono essere predisposti in modo identico, pertanto in tutti i modelli i vari casi di carico devono trovarsi sempre nella stessa posizione della Tabella dei casi di carico. La sovrapposizione dei risultati avviene sostituendo il caso di carico del modello principale con il corrispondente caso di carico del modello secondario.
Attivazione della funzione
La funzione viene attivata con il comando

Dati di carico ► Casi di carico esterni

che permette di accedere alla Tabella dei casi di carico esterni. Questa tabella riporta tutti i casi di carico presenti nel modello principale (e quindi anche nei modelli secondari) di cui è possibile ottenere la sostituzione ed i comandi necessari ad eseguire la procedura.
Perché la procedura vada a buona fine è necessario che siano state eseguite le analisi in tutti i modelli secondari che si desidera utilizzare.
Il comando Dati di carico ► Casi di carico esterni è attivo solamente dopo aver eseguito il comando Contesto ► Check dati di carico.
Per sostituire i casi di carico del modello principale con quelli dei modelli secondari è necessario:
• Selezionare i casi di carico da sostituire
• Usare il comando Modifica per indicare il modello secondario da cui derivare i casi di carico di interesse
• Cliccare su Ok per confermare le modifiche e chiudere la Tabella dei casi di carico esterni
• Salvare il file del modello principale e ripetere le analisi

In questo videocorso vedremo alcune applicazioni del comando “casi di carico esterni”:

I comandi base per i carichi generici parte 2

Questa è la seconda e ultima parte del video dedicato all’applicazione dei carichi generici.

Nella parte 1 sono mostrati i carichi sui nodi e sugli elementi D2.
 
 
In questo video sono illustrati i comandi per l’applicazione dei carichi sugli elementi D3.
 
 

I comandi base per i carichi generici parte 1

Carichi generici in PRO_SAP

Seppure la maggior parte dei carichi siano definiti in automatico dal programma, può essere utile conoscere i comandi base per i carichi generici in PRO_SAP.

Il peso proprio della struttura, i carichi dei solai e dei tamponamenti, le azioni dovute al sisma sono definite in automatico sulla base dell’input della geometria, dei materiali e della zona sismica. I carichi generici in PRO_SAP sono utili per definire carichi dovuti a parapetti, spinte di materiale insilato o delle terre o carichi da vento.

In questo videocorso vedremo la prima parte delle applicazioni PRO_SAP, in particolare i carichi sui nodi e sugli elementi D2.

Esportazione ed Importazione delle reazioni vincolari in PRO_SAP

Esportazione ed Importazione delle reazioni vincolari in PRO_SAP

Per importare le reazioni nel modello delle fondazioni si deve utilizzare il comando “Dati di carico -> Importa reazioni vincolari” presente nel contesto di assegnazione carichi. E’ possibile eseguire l’esportazione per numero del nodo o per coordinata. Le azioni possono essere esportate già amplificate come da 7.2.5 nel caso di progettazione sismica in duttilità.

In questo videocorso vedremo una applicazione pratica:

Nuova sezione PATCH PRO_SAP

Le patch di PRO_SAP sono piccole correzioni al programma o ai moduli che vengono effettuate tra una release e l’altra.

Possono, ad esempio migliorare il disegno in DXF o possono esserci nuove opzioni di verifica.

Per installare una patch non è necessario eseguire un intero setup, ma è sufficiente sostituire il vecchio file del programma con il nuovo. Naturalmente le patch

Ogni path contiene le istruzioni specifiche di installazione, ecco l’elenco delle patch attualmente disponibili:

https://2si.freshdesk.com/a/solutions/categories/101000144132/folders/101000269331?view=all

relazione sintetica

Relazione sintetica

Relazione sintetica

La relazione sintetica è una grossa novità rispetto al tabulato di calcolo perché riassume con tabelle e immagini i risultati salienti di modelli di calcolo nuovi ed esistenti (anche rinforzati) realizzati con tutti i materiali disponibili nell’archivio di PRO_SAP.
Parallelamente è ancora disponibile il consueto tabulato di calcolo con le informazioni dettagliate sulla modellazione e progettazione.
Il progettista può intervenire definendo:

  • Azioni sulla costruzione: è importante definire per prima cosa il comune di localizzazione della costruzione, questo consentirà l’analisi dei carichi dei solai.
  • Analisi dei carichi neve e vento: è possibile attivare anche il comando “azioni sulla costruzione”, che consente di calcolare il valore dei carichi da neve e vento per la costruzione
  • Analisi dei carichi dei solai: all’interno dell’archivio dei carichi dei solai il comando Aiuto permette di definire nel dettaglio la tipologia di solaio e personalizzare i carichi.

relazione sintetica

Riferimenti normativi

Ci sono diversi riferimenti normativi che specificano quali debbano essere i contenuti di una relazione sintetica.

Ad esempio la DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DELL’EMILIA ROMAGNA 26 SETTEMBRE 2011, N. 1373 dice specifica al paragrafo B.2.2. i CONTENUTI DELLA ILLUSTRAZIONE SINTETICA DEGLI ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO STRUTTURALE:

La relazione di calcolo strutturale deve contenere una apposita parte denominata “Illustrazione sintetica degli elementi essenziali del progetto strutturale”, diretta a specificare, in maniera unitaria, gli elementi essenziali (di seguito descritti) che illustrano, in modo chiaro e sintetico, le modalità con cui il Progettista delle strutture ha elaborato il progetto esecutivo riguardante le strutture, con la sintetica indicazione delle motivazioni delle scelte progettuali effettuate, e con un rimando espresso alle restanti parti della relazione di calcolo strutturale e agli altri elaborati costituenti il progetto esecutivo, nelle quali possono rilevarsi gli elementi e le spiegazioni di dettaglio.
Tale parte della relazione di calcolo (di seguito denominata “Illustrazione sintetica”) deve illustrare i seguenti elementi essenziali:
a) descrizione del contesto edilizio e delle caratteristiche geologiche, morfologiche e idrogeologiche del sito oggetto di intervento e con l’indicazione, per entrambe le tematiche, di eventuali problematiche riscontrate e delle soluzioni ipotizzate, tenuto conto anche delle indicazioni degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;
b) descrizione generale della struttura, sia in elevazione che in fondazione, e della tipologia di intervento, con indicazione delle destinazioni d’uso previste per la costruzione, dettagliate per ogni livello entro e fuori terra, e dei vincoli imposti dal progetto architettonico;
c) normativa tecnica e riferimenti tecnici utilizzati, tra cui le eventuali prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;
d) definizione dei parametri di progetto che concorrono alla definizione dell’azione sismica di base del sito (vita nominale – VN, classe d’uso, periodo di riferimento – VR, categoria del sottosuolo, categoria topografica, amplificazione topografica, zona sismica del sito, coordinate geografiche del sito), delle azioni considerate sulla costruzione e degli eventuali scenari di azioni eccezionali;
e) descrizione dei materiali e dei prodotti per uso strutturale, dei requisiti di resistenza meccanica e di durabilità considerati;
f) illustrazione dei criteri di progettazione e di modellazione: classe di duttilità – CD, regolarità in pianta ed in alzato, tipologia strutturale, fattore di struttura – q e relativa giustificazione, stati limite indagati, giunti di separazione fra strutture contigue, criteri per la valutazione degli elementi non strutturali e degli impianti, requisiti delle fondazioni e collegamenti tra fondazioni, vincolamenti interni e/o esterni, schemi statici adottati;
g) indicazione delle principali combinazioni delle azioni in relazione agli SLU e SLE indagati: coefficienti parziali per le azioni, coefficienti di combinazione;
h) indicazione motivata del metodo di analisi seguito per l’esecuzione della stessa: analisi lineare o non lineare (precisazione del fattore Q = P d/V .
h), analisi statica o dinamica (periodo T1 < 2.5TC o TD, regolarità in altezza).
Nel dettaglio deve essere esplicitato se trattasi di:
– analisi lineare statica,
– analisi lineare dinamica (numero di modi considerati e relative masse partecipanti),
– analisi non lineare statica (distribuzioni di carico adottate e rapporti di sovraresistenza alfau/alfa1),
– analisi non lineare dinamica (accelerogrammi adottati),
– altro, riportando la sintesi dei principali risultati;
i) criteri di verifica agli stati limite indagati, in presenza di azione sismica:
– stati limite ultimi, in termini di resistenza, di duttilità e di capacità di deformazione,
– stati limite di esercizio, in termini di resistenza e di contenimento del danno agli elementi non strutturali;
j) rappresentazione delle configurazioni deformate e delle caratteristiche di sollecitazione delle strutture più significative, così come emergenti dai risultati dell’analisi, sintesi delle verifiche di sicurezza, e giudizio motivato di accettabilità dei risultati;
k) caratteristiche e affidabilità del codice di calcolo;
l) con riferimento alle strutture geotecniche o di fondazione: fasi di realizzazione dell’opera (se pertinenti), sintesi delle massime pressioni attese, cedimenti e spostamenti assoluti/differenziali, distorsioni angolari, verifiche di stabilità terreno-fondazione eseguite, ed altri aspetti e risultati significativi della progettazione di opere particolari;
ed inoltre, per le costruzioni esistenti:
m) indicazione della categoria di intervento previsto e motivazione della scelta adottata;
n) descrizione della struttura esistente nel suo insieme, delle eventuali interazioni con altre unità strutturali e delle modalità con cui di ciò si è tenuto conto, dei principali interventi realizzati nel tempo, nonché sintesi delle vulnerabilità riscontrate, derivanti dal rilievo strutturale;
o) definizione delle proprietà meccaniche dei materiali costituenti le strutture interessate dall’intervento, in relazione ad eventuali indagini specialistiche condotte o ad altro materiale disponibile, e conseguente determinazione dei livelli di conoscenza e dei corrispondenti fattori di confidenza;
p) risultati più significativi emersi dal confronto tra i livelli di sicurezza pre e post intervento, in condizioni statiche e sismiche.

Il videocorso sulla relazione sintetica

Nel videocorso vengono illustrate le procedure per ottenere immagini e tabulati in maniera automatica:

Comandi base per la generazione dei nodi

PRO_SAP ha una serie di strumenti che consentono di generare automaticamente la struttura, tuttavia per geometrie particolari può essere comodo conoscere i comandi base per la generazione dei nodi singoli, potenti strumenti che consentono di modellare le condizioni particolari.

In questo videocorso li vedremo in dettaglio:

Cerchiature in solai di latero–cemento

Cerchiature in solai di latero–cemento

PRO_CAD interventi locali – verifica solai con fori è uno dei programmi presenti nel modulo PRO_ILC che consente il calcolo di cerchiature in solai di latero–cemento.

PRO_ILC

 

Inquadramento normativo

Le norme tecniche per le costruzioni 2018 al paragrafo 8.4. CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI individuano le diverse categorie di intervento:

  • interventi di riparazione o locali: interventi che interessino singoli elementi strutturali e che, comunque, non riducano le condizioni di sicurezza preesistenti;
  • interventi di miglioramento: interventi atti ad aumentare la sicurezza strutturale preesistente, senza necessariamente raggiungere i livelli di sicurezza fissati al § 8.4.3;
  • interventi di adeguamento: interventi atti ad aumentare la sicurezza strutturale preesistente, conseguendo i livelli di sicurezza fissati al § 8.4.3.

Le cerchiature sono da intendersi come interventi di riparazione o locali, nello specifico:

« Gli interventi di questo tipo riguarderanno singole parti e/o elementi della struttura. Essi non debbono cambiare significativamente il comportamento globale della struttura e sono volti a conseguire una o più delle seguenti finalità:

… omissis …

Modificare un elemento o una porzione limitata della struttura »

« Il progetto e la valutazione della sicurezza potranno essere riferiti alle sole parti e/o elementi interessati, … omissis … e dimostrando che, rispetto alla configurazione precedente … omissis …  alla variante, non vengano prodotte sostanziali modifiche al comportamento delle altre parti e della struttura nel suo insieme e che gli interventi non comportino una riduzione dei livelli di sicurezza preesistenti. »

Cerchiature in solai di latero–cemento

INTRODUZIONE TEORICA

il calcolo si basa:

  1. sul ripristino della portanza ai carichi verticali del solaio
  2. sul ripristino della rigidezza del solaio in termini di risposta alle azioni orizzontali

Per il calcolo della rigidezza si tengono in considerazione tre distinti contributi

  1. cappa collaborante in calcestruzzo armato considerato, connessa al solaio esistente
  2. travi di collegamento tra i travetti del solaio ortogonali all’orditura del solaio e connesse ai travetti tagliati
  3. travi di collegamento parallele all’orditura del solai, disposte a formare un telaio chiuso all’interno del foro realizzato

Il videocorso

Nel videocorso, dopo una introduzione teorica e normativa, sono mostrate tre applicazioni pratiche sull’applicazione di PRO_ILC per il calcolo di cerchiature in solai in latero-cemento:

  • FORO per PASSAGGIO MONTAVIVANDE 0,80X1,20 m in solaio esistente di latero-cemento
  • FORO per PASSAGGIO SCALA MARINARA 1,20X1,20 m in nuovo solaio di latero-cemento
  • FORO per PASSAGGIO SCALE 1,50X0,80 m in solaio esistente di latero-cemento 18+4

PRO_ILC è disponibile nelle versioni dimostrative con l’esclusione della stampa della relazione di calcolo e dei disegni.

Se sei interessato all’acquisto puoi contattarci tramite mail, telefono o richiedere una offerta automatica selezionando PRO_ILC nell’elenco dei programmi acquistabili anche senza modulo base.

 

 

Webinar gratuito “PRO_SAP 23.6.0: tutte le novità!”

Webinar gratuito PRO_SAP 23.6.0: tutte le novità! Ecco i video

PRO_SAP 23.6.0: tutte le novità!

La versione 23.6.0 di PRO_SAP (disponibile all’indirizzo https://www.2si.it/it/download-pro_sap/ ) comprende importanti novità sulla documentazione di calcolo (immagini, relazione sintetica…), sulle azioni nelle coperture, sulle verifiche geotecniche (carico limite per pali soggetti a forze orizzontali). Comprende inoltre una serie di miglioramenti sui rinforzi degli edifici esistenti, sui moduli per gli interventi locali e un nuovo modulo per il calcolo delle cerchiature nei solai.

I video degli interventi, i pdf delle presentazioni e i modelli usati nel webinar di presentazione sono disponibili a questi indirizzi:
Parte 1 Novità
https://www.youtube.com/watch?v=P08HPG9CjxM
Parte 2 Relazione sintetica
https://www.youtube.com/watch?v=GTBHTWm01gc
Parte 3 Portanza orizzontale di pali di fondazione
https://www.youtube.com/watch?v=aHr1zv_gedc
Parte 4 PRO_ILC fori solai
https://www.youtube.com/watch?v=W3Rt5bONzgo