La versione 19.5.0 di PRO_SAP è disponibile nell’area di download e ha grosse novità per quanto riguarda i plugin.
In questo file ci sono le novità di PRO_SAP.
Ecco un video che parla dei nuovi plugin per i nodi in acciaio:
La versione 19.5.0 di PRO_SAP è disponibile nell’area di download e ha grosse novità per quanto riguarda i plugin.
In questo file ci sono le novità di PRO_SAP.
Ecco un video che parla dei nuovi plugin per i nodi in acciaio:
In un seminario tenuto al SAIE di Bari uno degli autori del solutore SAM II, l’Ing. Morandi, ci ha parlato dell’analisi statica non lineare di edifici in muratura con modellazione a telaio equivalente trattando temi sia di teoria che di normativa.
A seguire l’ing. Meringolo ha parlato di applicazioni pratiche soffermandosi sui controlli che deve fare un progettista a valle delle analisi di pushover.
Ecco il video del seminario tenuto al SAIE:
Infine, in questo articolo di approfondimento pubblicato sulla rivista Costruire in Laterizio e presente sul sito http://www.laterizio.it/ si presentano i più recenti sviluppi del software SAM-II, con descrizione del criterio di modellazione a telaio equivalente e dei legami costitutivi non lineari degli elementi implementati; alcuni casi rilevanti di validazione sono inoltre discussi.
Vi aspettiamo il 21 e 22 Novembre al Digital & BIM di Bologna – Padiglione 21 Stand C28 – con tutte le novità su PRO_SAP e le offerte fiera!
Per avere i biglietti omaggio è sufficiente scrivere una mail di richiesta all’indirizzo amministrazione@2si.it
L’Università degli Studi di Bologna, dato il successo delle edizioni precedenti, proporrà anche nel 2020 il Master Universitario di II Livello in Costruzioni in legno.
Tra i docenti del master saranno presenti anche i tecnici di 2S.I.:
anche quest’anno PRO_SAP è il software scelto per le esercitazioni sulle strutture il legno e XLAM.
Le iscrizioni saranno aperte fino all’8 novembre 2019.
Per informazioni:
Il 24/10/2019 si terrà al SAIE di Bari il convegno a ingresso libero Progettare la muratura strutturale con PRO_SAM
Il convegno è promosso da CONFINDUSTRIA CERAMICA – RAGGRUPPAMENTO LATERIZI e i relatori saranno l’ing. Giuseppe Meringolo e l’Ing. Paolo Morandi.
Per conoscere i dettagli CLICCA QUI
La domanda “Qual è il miglior programma di calcolo strutturale?” mi viene posta molto di frequente, generalmente preferisco non rispondere: è un po’ come se si chiedesse all’oste se il vino è buono, secondo me. In questo post proverò a dare una risposta più super partes possibile.
Partiamo da un punto fermo: il miglior programma di calcolo strutturale non esiste.
Per come la vedo io i software sono un po’ come le automobili, un modello è più adatto a percorsi di città, un altro per il fuori strada.
La stessa cosa vale per i programmi di calcolo strutturale: uno può essere adatto a piccole strutture, ma non consentire la verifica di strutture con geometria o materiali complessi, un altro può avere una grande variabilità di legami costitutivi, ma richiedere più tempo per l’input.
Si tratta quindi di identificare le proprie esigenze e trovare lo strumento più adatto al singolo progettista o, meglio, ai progetti che deve affrontare.
Provo ad elencare alcuni elementi da tenere in considerazione quando si sceglie un programma di calcolo.
Sia che si tratti di strutture nuove che di strutture esistenti è importante identificare quali materiali si utilizzano più frequentemente ed assicurarsi che il programma li gestisca. Bisogna valutare se il comportamento lineare del materiale è sufficiente o servono analisi non lineari, in questo caso è fondamentale la solidità del solutore e la corretta scelta del legame costitutivo.
Alcuni software sono ottimizzati per strutture di tipo civile abitazione, con una automatizzazione della gestione degli impalcati e della modellazione. Altri invece hanno metodologie di input più flessibili che consentono di modellare anche silos, ponti, tralicci, eccetera. Di nuovo sulla base delle esigenze del progettista è possibile individuare lo strumento più adatto.
Questa voce tende ad essere data per scontata, ma è fondamentale specialmente nel caso di analisi avanzate come le analisi non lineari. È importante consultare la documentazione fornita dal produttore.
Molti software di calcolo automatizzano le verifiche per elementi strutturali in cemento armato, acciaio, muratura, legno, eccetera. Gli aspetti da valutare sono diversi, ad esempio le normative previste dal software (italiane, europee, …), la varietà dei materiali gestiti in automatico, la solidità delle verifiche automatiche e quindi la documentazione di affidabilità.
Il progetto automatico può anche non essere richiesto perché alcuni progettisti preferiscono dimensionare le strutture manualmente.
Anche esecutivi e relazioni di calcolo non necessariamente interessano a tutti, nel caso si preferisca uno strumento che li automatizzi è bene valutarne la qualità.
Chiaramente guardando le brochure e i siti dei produttori sarà possibile trovare evidenziati i pregi di ciascun software di calcolo strutturale. L’acquisto a scatola chiusa è secondo me un atto di fiducia, preferirei un software che con trasparenza permetta di valutare le funzionalità appieno con una versione free, prima dell’acquisto.
Ci tengo a sottolineare quanto sia importante l’assistenza tecnica. È difficile immaginare di acquistare un programma FEM di calcolo strutturale poi essere completamente indipendenti da subito: specialmente nelle prime settimane dopo l’acquisto i manuali, i tutorial e l’assistenza devono rendere operativo il progettista nel più breve tempo possibile.
[Edit dell’articolo grazie ai suggerimenti ricevuti su Facebook e su Linkedin]
Cito il commento di Marco Proverbio
“Un punto importante credo sia la possibilità di interfacciarsi con altri software. In fase di input, ad esempio per importare la geometria, ed in fase di output per poter esportare azioni e sollecitazioni in modo da validare il calcolo o per progettare successivi dettagli costruttivi.”
CalcS suggerisce di considerare anche la possibilità di esportare i dati agilmente per poi realizzare autonomamente routine di verifica:
una volta costruito il modello di calcolo posso estrarne in tutti i formati i dati ed i risultati? Posso scaricare tutto su excel per costruire mie routine di verifica? Posso scaricare in ifc? Posso usare il software programmaticamente tramite software di programmazione? Se la risposta è sì, allora sappiamo di essere davvero proprietari del nostro lavoro.
Oltre a questo, se la risposta è sì, sappiamo che altre software house (rispetto a quella da noi scelta) possono arricchire di contenuti e informazioni e procedure di calcolo il nostro modello strutturale: come fanno per esempio CalcS o CSE di Paolo Rugarli.
Le tecnologie tipiche attraverso le quali avviene lo scambio di informazioni sono file CAD come il DXF in input ed output, ma anche file IFC per la gestione dei processi BIM, e file compatibili con Excel (tipicamente CSV) per la gestione dei tabulati in input e in output.
Ci sono altri aspetti che bisogna tenere in considerazione?
Volete dare dei suggerimenti per ampliare questo post?
Se vi va, potete compilare uno dei campi seguenti in maniera totalmente anonima.
Il nostro staff è a disposizione per qualsiasi chiarimento tecnico all’indirizzo assistenza@2si.it
Nella Parte 4 si parla di esecutivi e di relazione di calcolo.
Con l’entrata in vigore della NTC 2018 si riscontrano alcuni cambiamenti significativi; vediamo quali sono le principali novità sulle verifiche geotecniche rispetto alla precedente normativa.
La prima differenza si riscontra nel capitolo 3; in particolare, per le categorie di sottosuolo, sono state eliminale le categorie S1 e S2
NTC 2018 – Tab. 3.2.II
specificando che nel caso di sottosuolo non appartenente alle categorie presenti in Tab. 3.2.II è necessario predisporre di specifiche analisi di risposta sismica locale per la definizione delle azioni sismiche. Inoltre, non è più consentita la classificazione del sottosuolo in base ai valori di NSPT (per terreni a grana grossa) e Cu (per terreni a grana fine), ma viene lasciata al progettista la possibilità di utilizzare correlazioni empiriche per la valutazione della velocità delle onde di taglio Vs.
In PRO_SAP è possibile specificare la categoria di sottosuolo dal contesto di Assegnazione carichi al passo 2 dei casi di carico sismici
PRO_SAP – Finestra Categorie di sottosuolo Ss
mentre in PRO_MST la categoria di sottosuolo viene specificata al passo 2 della finestra Parametri sismici
PRO_MST – Finestra Categorie di sottosuolo Ss
Il cambiamento maggiore riguarda l’utilizzo dei coefficienti parziali; con l’NTC 2018 le verifiche agli stati limiti ultimi in presenza di sisma vengono condotte ponendo pari ad 1 sia i coefficienti parziali sulle azioni che i coefficienti parziali sui parametri geotecnici
Circ. 2019 – C7.11.1
Nel capitolo 6 della NTC 2018, si dà indicazione della tipologia di approccio da seguire in base al tipo di opera geotecnica ed in base al tipo di verifica.
Nel caso di fondazioni superficiali, fondazioni su pali, muri di sostegno, la verifica a stabilità globale deve essere eseguita con riferimento all’ Approccio 1 Combinazione 2 (A2+M2+R2), mentre tutte le altre verifiche devono essere eseguite secondo l’ Approccio 2 (A1+M1+R3).
In PRO_SAP l’ Approccio 2 viene proposto di default quando si generano le combinazioni quindi il progettista non deve specificare nulla se desidera le verifiche di portanza e scorrimento. Nel caso si imposti l’ Approccio 1, con l’utilizzo della NTC 2018, il programma genera un avviso nel quale viene specificato che per le verifiche geotecniche è previsto il solo utilizzo dell’Approccio 2; dunque, pur definendo l’Approccio 1 in PRO_SAP, nel Modulo geotecnico sarà comunque impostato di default l’Approccio 2 come previsto dalla normativa tecnica 2018
Per le fondazioni superficiali, nel caso si consideri l’azione inerziale nel calcolo del carico limite, è possibile fare riferimento ad un coefficiente parziale R3 ridotto passando da un valore di γR=2.3 ad un valore di γR=1.8
NTC 2018 – PAR. 7.11.5.3.1 – Fondazioni superficiali
mentre, nel caso di verifica a scorrimento, viene posto un valore di percentuale limite di resistenza passiva considerabile (non superiore al 50%) e, in aggiunta, viene introdotto l’utilizzo di un coefficiente di resistenza passiva
NTC 2018 – Tab. 7.11.II
In PRO_SAP è possibile definire la fondazione superficiale dall’ archivio delle fondazioni
PRO_SAP – Archivio Fondazioni
oppure utilizzando elementi D2 (per travi di fondazione) ed elementi D3 (per le platee) assegnando la proprietà di fondazione
Nel modulo geotecnico tutti i coefficienti sono già impostati secondo la normativa corrente.
Modulo Geotecnico – Impostazioni fondazioni superficiali
Le verifiche geotecniche obbligatorie previste dalla normativa per le fondazioni superficiali sono quindi:
Le verifiche geotecniche previste dalla normativa sono:
In PRO_SAP la definizione delle fondazioni profonde avviene tramite l’archivio delle fondazioni. Una volta definita la tipologia di fondazione profonda, i dati vengono passati in automatico al Modulo geotecnico dove verranno eseguite le verifiche di tipo geotecnico.
Nel modulo geotecnico tutti i coefficienti sono già impostati secondo la normativa corrente.
Modulo Geotecnico – Impostazioni fondazioni profonde
Come già detto, nel caso di fondazioni superficiali, fondazioni su pali, muri di sostegno, la verifica a stabilità globale deve essere eseguita con riferimento all’ Approccio 1 Combinazione 2 (A2+M2+R2), mentre tutte le altre verifiche devono essere eseguite secondo l’ Approccio 2 (A1+M1+R3).
Per i muri di sostegno, la verifica a ribaltamento non deve essere più condotta con riferimento allo stato limite di equilibrio ma, anche essa deve seguire l’ Approccio 2 (A1+M1+R3). Ciò è confermato anche all’ interno della nuova Circolare 2019
Circ. 2019 – C6.5.3.1.1 – Muri di sostegno
Per le paratie, la verifica di stabilità globale deve essere effettuata considerando l’ Approccio 1 Combinazione 2 (A2+M2+R2), mentre le rimanenti verifiche devono essere effettuate secondo l’ Approccio 1 considerando le due tipologie di combinazione:
Nella nuova Circolare 2019 si entra più nel dettaglio circa l’utilizzo della Combinazione 1 e della Combinazione 2; la combinazione 1 si utilizza nel caso di stati limite ultimi di tipo strutturale, mentre si segue la combinazione 2 nel caso di stati limiti ultimi di tipo geotecnici (in particolare, si potrebbe pensare al calcolo della profondità di infissione della paratia) [C6.5.3.1.2 – Paratie].
Altra differenza riguarda il coefficiente di riduzione dell’accelerazione massima attesa al suolo βm dei muri di sostegno; esso può assumere due valori diversi: si pone βm=0.38 per SLV e βm= 0.47 per SLD, a differenza di quanto era riportato nella tabella 7.11.II della NTC 2008. Inoltre, per la verifica a ribaltamento bisogna considerare un valore di βm incrementato del 50% rispetto a quello utilizzato per la verifica a scorrimento.
PRO_MST- Coeff. di riduzione dell’accelerazione massima attesa al suolo βm
Le verifiche geotecniche obbligatorie previste dalla normativa per i muri di sostegno sono quindi:
Ing. Monica Mazza
Seminario Roma su isolatori e travi PREM: ecco il video dell’intervento tenuto dall’ing. Gennj Venturini con applicazioni PRO_SAP
Sul canale Progetto PREM sono disponibili anche gli altri interventi della giornata
https://www.youtube.com/…/UCaTskvf367-VSQzrCCiwy6A/videos
Ecco il video della presentazione sugli FRP tenuta al convegno internazionale MuRiCo: